Yari Gugliucci come Saverio Criscuolo
Episodi 2
Prima Parte
Don Giuseppe Diana, per tutti Don Peppe, è un sacerdote della forania di Casal di Principe, dove due famiglie, (gli Esposito e i Capuano), si affrontano senza esclusioni di colpi per il controllo del territorio. Per non tradire gli scout che vedono in lui un’alternativa al mondo che li circonda Don Peppe rinuncia all’opportunità di trasferirsi a Roma e diventa Parroco nel suo paese natale A Don Peppe viene affidato Domenico, il figlio illegittimo di Antonio Esposito, diviso tra il desiderio di far parte del mondo dei camorristi e quello di essere integrato nel gruppo dei ragazzi che fanno riferimento a Don Peppe. Quando viene ucciso in un agguato Francesco, uno dei suoi scout più attivi, Don Peppe ferito nel profondo del suo animo, decide che occorre fare qualcosa di più incisivo e significativo. Nasce cosi il documento “In nome del mio popolo”.
Leggi di piùPart Two
Il documento letto nelle Parrocchie di Casal di Principe suscita un grande clamore e lo stesso Vescovo appoggia, con la dovuta discrezione, l’iniziativa di Don Peppe Diana. I due clan camorristi, dopo essersi combattuti, cercano di stabilire una tregua per spartire appalti e affari, primo fra tutti quello dei rifiuti. Ma non rinunciano a dare una lezione a Don Diana. La notte dell’ultimo dell’anno, mentre Don Diana e il suo gruppo festeggiano in oratorio, Carlo spara con un mitra contro la Chiesa. L’unico testimone dell’accaduto è Domenico, il suo fratellastro, che nega di aver visto qualcosa. Domenico viene convocato dal padre, il boss Antonio Esposito, che lo premia accettandolo ufficialmente nella sua famiglia. Don Diana e gli altri sacerdoti che gli sono vicino decidono di proseguire con le loro azioni e promuovono un comitato anticamorra che chiamano “liberiamo il nostro futuro”.
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