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Sinopse
AMICI MIEI Le zingarate, la supercazzola, Antani, i cori, il genio, gli scherzi... un'esplosione di invenzioni al solo scopo di divertire e divertirsi. Amici miei è un film che non invecchierà mai, la vera commedia all'italiana realizzata da un maestro del nostro cinema e da un cast di attori indimenticabili in stato di grazia. AMICI MIEI ATTO II La seconda parte di uno dei film più famosi del cinema italiano. Un distillato di pura comicità toscana, acida e sfottente, irresistibile e disincantata, con un pugno di attori formidabili. Dietro la macchina da presa ancora una volta il grande maestro della commedia italiana, Mario Monicelli. AMICI MIEI ATTO III I quattro amici, ormai in età avanzata, ritentano le bravate del passato. Mascetti, vedovo e paraplegico, è ospite di una casa di riposo, che diverrà luogo degli scherzi e delle bravate dei quattro. Seguito di "Amici miei" 1975.
- Número de filmes: 4
- Bilheteira: $3,333,050
Elenco Principal
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Il Conte Mascetti - Raffaello "Lello" Mascetti, Raffaello Mascetti, Conte Mascetti
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Paolo
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Architetto Melandri, Rambaldo Melandri, Il Melandri - Architetto Rambaldo Melandri
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Il Professor Sassaroli, Professor Sassaroli, Professeur Sassaroli
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Duccio Villani di Masi
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Il Perozzi, Giorgio Perozzi
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Jacopo
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Necchi, Guido Necchi
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Il Necchi
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Cecco
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Manfredo
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General Mastrostefano
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Carmen, Carmen Necchi
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Righi Niccolò, Sig. Lenzi
Equipa técnica principal
Cinque professionisti cinquantenni: Perozzi (Noiret), Melandri (Moschin), Mascetti (Tognazzi), Necchi (Del Prete) e Sassaroli (Celi), sono amici inseparabili e burloni scatenati. Le loro avventure le chiamano zingarate e si svolgono nei pressi di Firenze. Il dottor Sassaroli ha conosciuto gli altri quattro quando questi, dopo un incidente, sono stati ricoverati nella sua clinica e da allora si è unito al gruppo. Nel loro mirino tutto e tutti (i passeggeri di un treno vengono schiaffeggiati), ma soprattutto il pensionato Righi, bersaglio dei loro lazzi perfino a un funerale. Affidato ad alcune maschere della commedia all'italiana il film è una galleria esilarante di scherzi (alcuni diventati proverbiali) e di battute. Concepito da Pietro Germi, venne però diretto da Monicelli a causa della prematura morte del collega e amico. Fu un grande successo di pubblico e vinse il David di Donatello nel 1975.
Gli amici si ritrovano sulla tomba del Perozzi e rievocano alcuni dei loro scherzi, tra cui far reggere la Torre di Pisa ai turisti e ingannare un usuraio. Il conte Mascetti, il geometra Melandri, il chirurgo Sassaroli, l'oste Necchi non hanno perso il gusto per le zingarate, nemmeno in occasione dei funerali del quinto sodale, il giornalista Perozzi. Senza timori reverenziali per niente e per nessuno (la Chiesa, la tragica alluvione dell'Arno del 1966), ogni occasione viene sfruttata per feroci beffe, anche fra di loro, nuove di zecca o rievocate. Sette anni dopo il primo fortunatissimo capitolo, la vena degli sceneggiatori e della regia non si è esaurita, e il film vale il precedente, graffiante, sorretto da uno humour crudele che spesso vira al nero. E gli attori sono sempre in gran forma.
Quattro amici, Melandri, Sassaroli, Necchi e Mascetti, mattacchioni in gioventù, ma ora attempati e acciaccati, con un ritorno di spregiudicata e anacronistica goliardia ritentano le bravate del passato. Lo scherzo più cattivo viene fatto al quarto, il conte Mascetti, vedovo e ridotto sulla sedia a rotelle da una trombosi, che i tre sistemano in una fastosa "Villa Serena", casa di riposo per vecchi danarosi. Più avanti, essi stessi non resistono e finiranno di propria iniziativa alla Villa, ma per continuarvi i loro scherzi....
Continua la saga di Amici Miei, ma le avventure della compagnia di toscanacci si spostano questa volta nella Firenze della fine del '400, alla corte di Lorenzo De' Medici. Duccio, Cecco, Jacopo, Manfredo e Filippo sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell'intento di prolungare lo stato felice della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta. Neanche la peste li fa desistere dalle loro "zingarate". Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi.