Tutto inizia dall'immagine di una strada, una mattina qualunque. L'inquadratura è fissa: qualche persona cammina, passa una bicicletta, un uomo esce di casa. Stop, rewind e inizia il mistero. L'immagine è quella di un videoregistratore: una coppia (Daniel Auteil e Juliette Binoche) trova sulla porta, come in Strade perdute di Lynch, misteriose cassette che ne ritraggono la vita privata. Poi arrivano inquietanti disegni, telefonate, strani avvertimenti e il segreto nascosto (caché) inizia ad emergere: l'infanzia del protagonista è tragicamente legata a quella di un algerino figlio dei domestici di casa. Ma il mistero resta tale, anzi si tramanda fra le nuove generazioni: i figli dei due uomini si incontrano mentre la macchina da presa, non vista (cachè), continua a riprendere.

In una scuola elementare di Montreal un'insegnante muore tragicamente. Avendo letto la notizia sul giornale, Bachir Lazhar, un immigrato algerino di 55 anni, si presenta nella scuola per offrirsi come supplente. Immediatamente assunto per sostituire la maestra scomparsa, si ritrova in una scuola in crisi mentre è costretto ad affrontare un dramma personale. Poco a poco Bachir impara a conoscere il suo gruppo di bambini scossi ma attenti. Mentre la classe inizia il processo di guarigione, nessuno nella scuola è a conoscenza del passato doloroso di Bachir; nessuno sospetta che è a rischio espulsione dal paese in qualsiasi momento...

Seconda guerra mondiale. Quattro giovani nordafricani, ognuno con la propria vita: Messaoud l'innamorato, Yassir il mercenario, Said il povero che cerca fortuna all'estero e Abdelkader l'idealista. Dopo un breve periodo di addestramento, vengono mandati combattere i Tedeschi in diversi teatri europei: la celebre battaglia di Montecassino, risoltasi in un carnaio, l'arrivo in Provenza, l'avanzata nella valle del Rodano e la spedizione nell'Alsazia.

Nel corso della campagna militare, si rendono conto che solamente i soldati francesi sono promossi, hanno cibo migliore e possono visitare le proprie famiglie, mentre i nordafricani sono vergognosamente discriminati e trattati come combattenti di second'ordine.

Nell'ottobre 1957, mentre i paracadutisti del colonnello Mathieu rastrellano la Casbah, Ali La Pointe, uno dei capi della guerriglia algerina, rievoca il passato, l'organizzazione dell'FLN (Fronte di Liberazione Nazionale), gli attentati, gli scioperi, le delazioni. Ali La Pointe è ucciso, ma tre anni dopo, in dicembre, il popolo algerino scende in piazza, proclamando la propria volontà di indipendenza.

Annecy is no tourist destination for three working-class Algerian brothers and their father, in the months after their mother has died. Marc is deeply troubled: he tries to stiff drug dealers and then plots revenge. Christophe is released from jail, lands a job, and must overcome various temptations in order to keep it. Olivier, nearing 18, may be falling in love with Hicham...

Quando sua madre muore, Zino decide di cercare suo fratello Farid. Ma 25 anni prima Farid era diventato Lola ...

Nine people with Abdullah Le Clandestin (Illegal Taxi), in one car, on the way to Algiers.

Has everything really been said about the Algerian war? Although the archives are opening up, almost fifty years after the signing of the Evian Agreements (March 18, 1962), direct witnesses are beginning to disappear. They are, however, unique bearers of history, often the only ones able to illustrate the harsh reality of a long-hidden period. Gérard Zwang, surgeon of the contingent between May 1956 and June 1958, is one of these essential witnesses who help us discover an original history of the Algerian War. During his service, in charge of treating the most atrocious wounds of his fellow soldiers, he sees the war from the side of its victims. He did not fight with a machine pistol in his hand, but behind the closed doors of an operating room where life gives way to death in a matter of seconds.

Halim, a young man with intellectual disability, who's living with his single mother that struggles to take care of him

Rabie is a kid from Sétif in 1980, trying to collect money to buy a wheelchair for his paralyzid sister Sassia, so she can get out of the house.

Makhlouf Bombardier, unusual, decides to be elected mayor of a dechra (village). So he surrounds himself with trusted partners to organize a great campaign for his election. Bombardier became the mayor of the village and is organizing an international film festival to compete at the Carthage festival. In his action, he is pursued by the Court of Auditors for embezzlement. So, his ultimate goal is to become the president.

Storm Child is a nightmarish incursion in the tormented mind of a four year old child. Yasmine and her family are Algerian refugees who just arrived in Québec during the infamous 1998 ice storm.

Political activist Kader Affak—the unforgettable surveyor of Tariq Teguia’s film Inland—runs a charity on the same premises as Le Sous-Marin literary café that he is renovating. In powerful chiaroscuro, he tells Yanis Kheloufi about the final days of his mother, a constitutive episode that gave birth to his unshakeable faith in the Algerian people.