Eduardo De Filippo

Informazioni Personali

Conosciuto Per Recitazione

Crediti Conosciuti 119

Sesso Maschio

Compleanno 24 maggio, 1900

Giorno della Morte 31 ottobre, 1984 (84 years old)

Luogo di Nascita Napoli, Campania, Italy

Conosciuto anche come

  • Eduardo
  • Edoardo De Filippo
  • Эдуардо Де Филиппо
  • Eduardo de Fillipo

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Biografia

Figlio naturale di Eduardo Scarpetta, cominciò, come il fratello Peppino e la sorella Titina, a recitare giovanissimo. Nel 1932 costituì con i fratelli una compagnia del Teatro Umoristico che fu subito acclamata in tutta Italia e durò fino al 1945. Cominciava a farsi conoscere anche come autore, con testi di una comicità amara e sostanzialmente tragica, come Sik-Sik l'artefice magico (1930), Natale in casa Cupiello (1931), Chi è cchiù felice 'e me (1932), Non ti pago! (1940), dove il dialetto non costituiva un limite al discorso drammaturgico. Passava intanto anche al cinema facendosi soprattutto ammirare ne Il cappello a tre punte (1934, di Mario Camerini). Nel 1945 si staccò dal fratello e costituì il Teatro di Eduardo, presentandovi le sue commedie più mature nelle quali, attraverso la lezione di Pirandello, l'autore si pone interrogativi inquietanti sulla condizione dell'uomo contemporaneo: Napoli milionaria (1945), Questi fantasmi!e Filumena Marturano (1946), Le voci di dentro (1948), Bene mio e core mio (1955), Sabato, domenica e lunedì (1959), Il sindaco del rione Sanità (1960), Gli esami non finiscono mai (1974), ecc… Poeta indiscusso, cantore della povertà, Eduardo possedeva le capacità di indagare i sentimenti degli umili decifrandoli con tratti densi di sfumature, in bilico tra farsa e tragedia. Un messaggio a tal punto universale da aver reso il suo teatro esportabile in Gran Bretagna come in Russia, nonostante fosse così decisamente influenzato dal dialetto. Di alcune delle sue commedie diresse e interpretò anche la versione cinematografica, con gusto neorealistico e risultati di rilievo specie per Napoli milionaria (1950) e Filumena Marturano (1951), cui seguì, nel 1953, Napoletani a Milano. Concluse la sua attività di scrittore traducendo in versi napoletani La tempesta di Shakespeare. Nel settembre 1981 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini lo nominò senatore a vita.

Figlio naturale di Eduardo Scarpetta, cominciò, come il fratello Peppino e la sorella Titina, a recitare giovanissimo. Nel 1932 costituì con i fratelli una compagnia del Teatro Umoristico che fu subito acclamata in tutta Italia e durò fino al 1945. Cominciava a farsi conoscere anche come autore, con testi di una comicità amara e sostanzialmente tragica, come Sik-Sik l'artefice magico (1930), Natale in casa Cupiello (1931), Chi è cchiù felice 'e me (1932), Non ti pago! (1940), dove il dialetto non costituiva un limite al discorso drammaturgico. Passava intanto anche al cinema facendosi soprattutto ammirare ne Il cappello a tre punte (1934, di Mario Camerini). Nel 1945 si staccò dal fratello e costituì il Teatro di Eduardo, presentandovi le sue commedie più mature nelle quali, attraverso la lezione di Pirandello, l'autore si pone interrogativi inquietanti sulla condizione dell'uomo contemporaneo: Napoli milionaria (1945), Questi fantasmi!e Filumena Marturano (1946), Le voci di dentro (1948), Bene mio e core mio (1955), Sabato, domenica e lunedì (1959), Il sindaco del rione Sanità (1960), Gli esami non finiscono mai (1974), ecc… Poeta indiscusso, cantore della povertà, Eduardo possedeva le capacità di indagare i sentimenti degli umili decifrandoli con tratti densi di sfumature, in bilico tra farsa e tragedia. Un messaggio a tal punto universale da aver reso il suo teatro esportabile in Gran Bretagna come in Russia, nonostante fosse così decisamente influenzato dal dialetto. Di alcune delle sue commedie diresse e interpretò anche la versione cinematografica, con gusto neorealistico e risultati di rilievo specie per Napoli milionaria (1950) e Filumena Marturano (1951), cui seguì, nel 1953, Napoletani a Milano. Concluse la sua attività di scrittore traducendo in versi napoletani La tempesta di Shakespeare. Nel settembre 1981 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini lo nominò senatore a vita.

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